Editoriale
L'articolo espone i principi scientifici e programmatici di rinnovamento della nuova versione della rivista.
L'articolo espone i principi scientifici e programmatici di rinnovamento della nuova versione della rivista.
The publication started in the previous issue of the Bulletin of the list of the News on naval actions of the Italian Royal Navy in the Second World War for the period 1940-1943, preserved in the archive of the Historical Office of the General Staff of the Italian Navy, ends. In this second part are listed the news of the naval actions from April 21, 1942 to June 30, 1943.
For the eighty years of Italy's entry into World War II on June 10, 1940, the complete inventory of the News on Naval
Il percorso di ricerca che Anna Bravo ha compiuto come storica dell’età contemporanea testimonia una lunga consuetudine con le fonti orali, rispetto alle quali è possibile evidenziare una sua particolare sintonia a livello di orientamenti, approcci e sensibilità sul piano storiografico, ma anche più latamente politico-culturale. Osservare questo itinerario consente di mettere a fuoco alcune linee evolutive più generali riguardo al rapporto tra ricerca storica e fonti orali in Italia nell’ultimo mezzo secolo.
Il saggio ripercorre la genesi del Sistema sanitario nazionale, dai primi tentativi di riforma delle istituzioni e dei principi ereditati dal fascismo ai successivi alla seconda guerra mondiale sino al varo della legge nel 1978. Già delineato nei suoi tratti essenziali agli inizi degli anni Sessanta, il complesso programma di rinnovamento comportò una radicale trasformazione del modo di intendere la salute, ora considerata come diritto fondamentale.
Ogni guerra è storia delle sue vittime. È questa convinzione a dominare oggi il discorso pubblico sulla Prima Guerra Mondiale. La riduzione di questo evento alla dimensione ontologica di una sofferenza senza spiegazioni né possibilità di risposta è certamente figlia di un legittimo e comprensibile credo dell’uomo contemporaneo nell’inutilità di tutte le guerre. Essa però è anche testimonianza esemplare della crescente incapacità di pensare il rapporto sempre teso e problematico, mai risolto e fusionale, tra storia e memoria.
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