trasgressione

La caduta e l’atterraggio. Considerazioni finali sulla (presunta) attrazione fatale degli adolescenti per il rischio

Fatti salvi i singoli casi di condotte marcatamente autolesioniste o di comportamenti pericolosi praticati con continuità, la gran parte delle pratiche raggruppate sotto l’etichetta di “giochi pericolosi” si configurano come momenti in cui gli adolescenti sperimentano una volontaria e spesso consapevole assunzione del rischio, quella che Lyng ha definito come una forma di negoziazione del limite. Momenti critici, attività fatidiche, esplorazioni, tentativi di spostare più in alto l’asticella del salto, per capire chi si è e chi si può diventare, dai quali si esce, di norma, sani e salvi.

Stereotipi pericolosi. Le ragioni di uno studio sulla conoscenza e la pratica dei divertimenti estremi tra gli adolescenti

Servizi di Tg e articoli di giornali riportano infatti, con una certa ci- clicità, notizie relative ai divertimenti estremi in voga tra gli adole- scenti di tutto il mondo, presentando immagini e resoconti di pratiche come balconing, binge drinking, choking game, eyeballing o ghost riding, con una trattazione spesso enfatica, preoccupata e preoccu- pante, alla ricerca di motivazioni in cui svago e azzardo si confondono, idiozia e disagio si sovrappongono e i giovani rivestono, contemporaneamente, il ruolo di vittime e carnefici nella pratica di azioni a vario titolo rischiose.

Cauti, ignari e spericolati. Percezione ed esperienza dei giochi pericolosi tra i giovani

Il capitolo traccia un quadro dei principali risultati e delle evidenze più significative emerse dalla letteratura nazionale e internazionale sulla relazione tra percezione ed esperienza del rischio e adolescenza. Poi, a partire dall’inquadramento teorico della questione, si presenta una porzione degli esiti della ricerca relativi alle diverse tipologie di atteggiamento degli adolescenti rispetto sia ai giochi pericolosi che al concetto di rischio.

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