La caduta e l’atterraggio. Considerazioni finali sulla (presunta) attrazione fatale degli adolescenti per il rischio

02 Pubblicazione su volume
Panarese Paola, Parisi S.

Fatti salvi i singoli casi di condotte marcatamente autolesioniste o di comportamenti pericolosi praticati con continuità, la gran parte delle pratiche raggruppate sotto l’etichetta di “giochi pericolosi” si configurano come momenti in cui gli adolescenti sperimentano una volontaria e spesso consapevole assunzione del rischio, quella che Lyng ha definito come una forma di negoziazione del limite. Momenti critici, attività fatidiche, esplorazioni, tentativi di spostare più in alto l’asticella del salto, per capire chi si è e chi si può diventare, dai quali si esce, di norma, sani e salvi. La questione di come garantire atterraggi morbidi, accompagnando con attenzione queste transizioni complesse, è compito di chi – a suo tempo – ha già attraversato il confine incerto e impervio tra adolescenza ed età adulta.

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