urban policies

INTERMEDIATE PLACES IN URBAN INNOVATION ECOSYSTEM. Insights from Boston and Bologna

The aim of this essay is to highlight new American and Italian interpretation styles delivered by ‘intermediate places’ (IPs) as ‘innovation centers’. These emerging structures can feed and orient urban planning towards co-produced services more likely to meet the socioeconomic, cultural and environmental needs.

Governing the urban regeneration: the case of Ravone area in Bologna

The Italian government of the territory is regulated by an urban planning law dating back to 1942, designed to regulate and plan the urban growth and expansion of the post-war. Over the decades this law has insisted almost unchanged on any attempt to adapt it to the changing socio-economic context and has become an instrument for the protection of land and real estate income.

Re-cycling the industrial heritage: the experimental agenda of Bologna

In the shrinking city (Oswald, 2005) a new nostalgia is born: that for the archeology of the industrial artifact, yesterday domineering and inaccessible, today naïve and primitive, inserted in an urban landscape of which it could have a decisive role. The blossom of different spontaneous and cultural actions aimed at urban recycle seems to be today the presupposition of an advancement in design culture, giving multiple answers to the crisis of the large systems (Ciorra, 2011) and opening up a new frontier of discourse on the city.

Identità e dinamiche attuali delle borgate e della periferia romana

Identity and Current Dynamics of the Borgate and the Roman Suburbs · The housing
question and the social, material and symbolic production of the suburbs represented a constitutive
factor of the identity and structure of the city of Rome. The fascist borgate are the
emblem of this dynamic. They have had and still have a role characterizing the city of Rome,
both from the material and the symbolic point of view, as they have a significant role in the
collective imagination, too. The term is used to represent different phenomena, from the

Roma, l'azione pubblica tra malgoverno e autorganizzazione

L’azione pubblica, intesa non solo come governo da parte dell’amministrazione pubblica ma come complessiva azione dei differenti soggetti nel campo pubblico e in grado di orientare la trasformazione della città, ha assunto nel tempo a Roma caratteri peculiari. Da una parte, un governo pubblico che si è mostrato inadeguato e che non è stato in grado di rispondere ai problemi della città, entrando spesso in una dinamica collusiva con gli interessi forti e di mercato e lasciando quindi spazio ad azioni speculative.

Periferie, politiche dell'abitare e autorganizzazione

In uno sguardo critico sulle politiche urbane a Roma è importante assumere il punto di vista dell’abitare e, quindi, interpretare la situazione in maniera organica e complessiva, ossia in termini di “politiche dell’abitare” (Cellamare, Cognetti, 2018). Per molti versi, è un punto di vista che può apparire vasto e di difficile definizione. Si tratta però del punto di vista degli abitanti e cerca di rispondere fortemente e adeguatamente alle loro esigenze, integrando aspetti spaziali, sociali, culturali, di vita collettiva, di necessità economiche, ecc. (Cellamare, 2016a).

Riappropriazione della città e autorganizzazione

La fertile riflessione di Lefebvre sul “diritto alla città”, poi ripresa da tanti altri autori, ha dato origine a molte discussioni, critiche, posizioni differenti e accesi dibattiti. Lo stimolo di tale riflessione ci interroga ancora oggi, perché molte sono le disuguaglianze, le esclusioni, le difficoltà che crea la città contemporanea. Le nostre città sono ancora segnate da profonde disuguaglianze. Il sistema economico globale che prevale oggi nel mondo produce costitutivamente disuguaglianze, in qualche modo ha bisogno delle disuguaglianze.

“Rigenerare dal basso”. Capacità di riuso e gestione innovativi nei quartieri in difficoltà della periferia romana

Il termine “rigenerazione urbana”, già concetto originariamente abbastanza ambiguo, è diventato per molti versi - nell’uso comune e diffuso - uno slogan. D’altra parte molti territori esprimono capacità progettuali e di organizzazione, in grado di sviluppare politiche di “rigenerazione” e iniziative di qualità e complessità molto rilevanti.

Mappatura critica e rigenerazione urbana a Roma

In questo tempo di coronavirus così difficile per tante persone e per le nostre città, sembra fuori luogo discutere di una mostra di mappe e fotografie su Roma, soprattutto se sviluppata prima che scoppiasse l’epidemia. In realtà, invece, appare assolutamente opportuno, anzi un’occasione per cominciare a pensare diversamente il futuro delle nostre città, ed in particolare di Roma, soprattutto a partire dal periodo post-coronavirus.

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