Virtù «solide» e virtù «apparenti»: note sul lessico morale di Leopardi tra «Crestomazia» e «Pensieri»
Il saggio prende in esame, da una prospettiva prevalentemente lessicale e semantica, l’indagine morale e antropologica condotta da Leopardi nei “Pensieri”, mettendone in evidenza, in particolare, il decisivo rapporto con la “Crestomazia” della prosa e ricollegandola alla diagnosi leopardiana della modernità.