Roma e l'Appia. Rovine Utopia e Progetto
L’area storico-naturalistica dell’Appia, su cui si dibatte da quasi due secoli, rappresenta una sfida importante per il rilancio della città di Roma. Il Parco dell’Appia si trova infatti al centro di un’espansione urbana che Piacentini, già nel 1927, immaginava si potesse estendere, fino ai Castelli Romani. Si tratta di una delle aree più popolose dell’hinterland metropolitano, ove la crescita insediativa si è sviluppata in modo episodico e frammentato. L’Appia, inoltre, in quanto meta cult del Grand Tour non rappresenta solo Roma, ma è emblema di quella identità europea intesa come costruzione di una koinè intellettuale che porta a sintesi i valori universali e condivisi dell’Europa, la cui portata simbolica di unione sembra essere attualmente a rischio. A partire dal riconoscimento di questo doppio ruolo, il libro raccoglie gli studi, le riflessioni e le sperimentazioni recentemente condotte sul paesaggio storico urbano dell’Appia e si presenta come un progetto di conoscenza, di valorizzazione e di innovazione dal forte carattere strategico e prefigurativo. Sono tre i principi che hanno guidato questo lavoro. Una visione relazionale: il Parco non può essere pensato come un bene indipendente e separato dalla città. Un’impostazione multifunzionale: il Parco non può essere considerato un parco a tema, archeologico o naturalistico che sia. La ferma convinzione dell’importanza di un progetto di risignificazione del patrimonio: non c’è conservazione senza trasformazione.