Per una iconografia urbana del III millennio o la figura architettonica dell'ultima città
…La collisione tra la forma della città e la forma che le parole possono suggerire all' immaginazione, è il gioco proposto in questa improbabile iconografia urbana del terzo millennio. Le cose e le parole sono come le direzioni che due lingue, tra loro molto estranee, tracciano in uno spazio senza misura, provocando una complessa trama di intersezioni, corrispondenze o fratture all' interno delle quali è possibile intravvedere alcuni segni del nostro essere architetti. La forma della città, ridotta a “cosa” ovvero manufatto e quindi “casa”, è ciò che cerca di comporsi o scomporsi come in un dittico con le “parole” che, disinvolte e senza pudore, minano il campo grafico della rappresentazione, spostando valori e significati in luoghi per certi versi sconosciuti e sorprendenti...