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Immaginazione e immagine nelle tarsie lignee rinascimentali

È nella vivida immaginazione degli autori delle tarsie lignee rinascimentali che risiede la meravigliosa attrazione per queste opere d'arte. Immaginazione che proviene e si sviluppa nel modello mentale sia dei disegnatori che degli intagliatori.
L’immagine che è il prodotto di questa operazione intellettuale non deve essere considerata solo come il risultato finale e concluso di questa attività bensì si configura come la chiave per aprire la porta di un altro mondo sospeso tra realtà e illusione, mondo che prende vita nell’immaginazione di colui che guarda l’opera.

Architettura e cultura visuale. Esperienza, comunicazione e controllo dell'architettura attraverso le sue componenti visive

L'architettura, insieme agli spazi abitabili, genera immagini e dalle immagini trae spunto e ispirazione. Per questo motivo la materia architettonica è riconducibile ad un progetto interdisciplinare di analisi e critica dei linguaggi visivi come quello dei visual studies, incentrati sull'indagine della visual culture.

Le immagini della cura. Un altro testo, un altro dizionario

Il progetto che ha messo insieme il repertorio di immagini del glossario non è il reportage sullo stato di salute della città, piuttosto le istantanee che ritraggono frammenti di vita della città costituiscono l’altra narrazione delle 40 parole che descrivono il lessico dei paesaggi della salute. La combinazione delle due forme espressive diventa nel libro un gioco di rimandi, un contrappunto in cui testo e immagine fotografica dialogano tra loro in un duetto allusivo che rinvia ad una pluralità di significati.

40 PAROLE PER LA CURA DELLA CITTA'. Lessico dei paesaggi della salute

Luogo di vita degli uomini e degli esseri viventi, animali e vegetali, la città è quell’habitat di “biodiversità” che può contribuire al benessere e alla salute dei suoi abitanti. La città è potenzialmente l’ambiente che cura e che, a sua volta, deve essere curato dai suoi abitanti; essa richiede un lessico di parole adeguato per poterla descrivere e conoscere.

Per una iconografia urbana del III millennio o la figura architettonica dell'ultima città

…La collisione tra la forma della città e la forma che le parole possono suggerire all' immaginazione, è il gioco proposto in questa improbabile iconografia urbana del terzo millennio. Le cose e le parole sono come le direzioni che due lingue, tra loro molto estranee, tracciano in uno spazio senza misura, provocando una complessa trama di intersezioni, corrispondenze o fratture all' interno delle quali è possibile intravvedere alcuni segni del nostro essere architetti.

L’«immagine-racconto» di Pavese. Una lettura della "Bella estate"

Le pagine iniziali del Mestiere di vivere composte fra il 1935 e il 1939
conservano una serie di riflessioni esplicitamente dedicate alla forza evocativa dell’immagine e al ruolo determinante che il linguaggio figurativo esercita
all’interno del sistema compositivo dell’autore. Un linguaggio che diventa protagonista assoluto nel romanzo breve La bella estate, edito nel 1949 ma composto nel 1940, a margine delle riflessioni diaristiche sul valore delle suggestioni
visive nella scrittura letteraria. L’opera è interamente costruita intorno alla

L’architettura è solo per una stirpe felice?

L’allarmante declino che pervade il “sistema”1 scuola-ricercaprofessione dell’architettura italiana, dai primi anni Novanta del secolo scorso ad oggi, è comprovato dal numero di ricorrenti
iniziative accademiche e professionali che cercano di analizzarne le cause per fronteggiarlo. Ed è confermato dal diffuso senso di nostalgia e disillusione per un modo di essere architetto, in

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