L’interpretazione delle clausole generali e il running the business giurisprudenziale. Spunti di diritto comparato

01 Pubblicazione su rivista
Scarchillo Gianluca
ISSN: 1593-7305

Un settore nel quale non è chiara l’intensità con la quale sono applicabili le clausole generali e nell’ambito del quale esse possono avere un notevole impatto è quello del diritto commerciale (comprensivo del diritto societario, fallimentare ecc.).
Il pericolo è, quindi, che tale utilizzo da parte dei giudici realizzi una limitazione della libertà contrattuale delle parti, un travolgimento delle obbligazioni assunte da chi abbia concluso un negozio.
È possibile, in definitiva, che il ricorso giudiziale alle clausole generali si traduca in quello che la dottrina ha definito come “Running the Business”, e cioè che il provvedimento del giudice stravolga il negozio, imponga alle parti obbligazioni ulteriori (o addirittura diverse) rispetto a quelle contratte, produca effetti difformi da quelli dei quali i contraenti auspicavano la realizzazione.
Il ricorso alle clausole generali attribuisce al giudice un ampio margine di discrezionalità, che potrebbe comportare il passaggio da uno “schema legge” ad uno “schema giudice”, con una conseguente alterazione del nostro sistema giuridico.
Che l’uso-abuso delle clausole generali sia un altro sintomo del fatto che la forbice tra il giudice di civil law ed il giudice di common law si stia riducendo?

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