La prefabbricazione artigiana di Ferruccio Gay. Un villino sperimentale a Roma

01 Pubblicazione su rivista
Argenti Maria, Menghini Anna Bruna
ISSN: 0392-8608

Nel centro di Roma, sulle pendici del Colle Oppio, accanto al Colosseo e alla Domus Aurea, all’ombra di edifici residenziali più recenti, il prototipo di un villino smontabile racconta ancora una storia incompiuta che merita di essere riscoperta. Una storia possibile, che però non riuscì pienamente a decollare.
Si tratta di una piccola costruzione prefabbricata, realizzata su due livelli coperta a padiglione e isolata sui quattro lati all’interno di un lotto a giardino nella spina di piccole palazzine ancora presenti tra le vie Ruggero Bonghi e Ludovico Muratori.
Fu progettato nel 1908 da Ferruccio Gay, un imprenditore nel campo della lavorazione del legno, attivo all’inizio del secolo scorso, che si dedicò alla realizzazione di villini, padiglioni e scuole prefabbricate.
Il villino -primo prototipo per un sistema costruttivo di abitazioni smontabili in carpenteria lignea - fu realizzato montato su un terreno accanto all’area dove si trovava un tempo lo stabilimento di falegnameria dello stesso proprietario; e fu proposto come possibile risposta industriale (attraverso una produzione a grande scala di case anti-sismiche prefabbricate) alla imponente domanda di abitazioni seguita al terremoto di Messina e Reggio Calabria.

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