Roma città cosmopolita: osti e albergatori, forenses e romani
Il presente contributo, partendo dalla domanda “Roma città cosmopolita e aperta agli immigrati?”, vuole evidenziare come la storia di questa città costituisca veramente un unicum di esperienze migratorie con diverse sfaccettature che andrebbero studiate più approfonditamente nel lungo periodo, alla luce anche di ciò che sta avvenendo di recente. Si intende inoltre avanzare un confronto con il ruolo che ha avuto la migrazione in altri contesti (anche se quella dalla fine del Trecento agli inizi del Cinquecento, per una città come Roma, che può essere comparata ad altre realtà dell’epoca, è diversa rispetto a quella odierna, sia dal punto di vista geografico che da quello della complessità e delle ragioni sottese al fenomeno, che non è opportuno affrontare in questa sede) e analizzare quali sono state le conseguenze in un periodo e in una città che potremmo definire “particolari”.