Metodologie analitiche per la determinazione del contenuto totale e biodisponibile degli elementi essenziali e tossici in vari tipi di tè, infusi e tisane e per il recupero e riutilizzo dei loro scarti come supporti per l'immobilizzazione enzimatica
Componente | Categoria |
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Matteo Vitali | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
Carmela Protano | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
Arianna Antonucci | Dottorando/Assegnista/Specializzando componente non strutturato del gruppo di ricerca |
Francesca Romana Scuto | Dottorando/Assegnista/Specializzando componente non strutturato del gruppo di ricerca |
Anna Maria Girelli | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
Diversi tipi di tisane, infusi e decotti sono sempre più di ampio consumo per i loro effetti benefici per la salute. Gli elementi chimici presenti in questi prodotti sono in parte responsabili delle proprietà medicinali e nutrizionali ma, al tempo stesso, possono essere tossici. Pertanto, un consumo abituale di tè e altre bevande a base di erbe e/o frutti può avere implicazioni negative sulla salute del consumatore a causa della presenza, a vari livelli, di diversi elementi chimici. Da qui l'esigenza di sviluppare metodi analitici affidabili, rapidi ed economici utili per determinare gli elementi in questi prodotti e per effettuare una corretta stima dei rischi che, sebbene di difficile conduzione, è necessaria per supportare i processi decisionali a tutela della salute dei consumatori. Obiettivo generale è quello di effettuare una stima dei rischi connessi con la presenza di 48 elementi (Ag, Al, As, B, Ba, Be, Bi, Ca, Cd, Ce, Co, Cr, Cs, Cu, Dy, Fe, Ga, Hg, K, La, Li, Mg, Mn, Mo, Na, Nb, Nd, Ni, P, Pb, Pr, Rb, Sb, Se, Si, Sn, Sr, Tb, Te, Th, Ti, Tl, U, V, W, Y, Zn, e Zr) in diversi tipi di infusi e tisane identificati tra quelli più usati in Italia. A tale scopo verrà messa a punto una metodologia analitica per l'analisi elementare, che verrà poi applicata a 150 campioni distribuiti da almeno 5 diverse ditte fornitrici. Inoltre, in accordo con l'approccio dell'economia circolare, i rifiuti prodotti e i campioni residui verranno recuperati per valutare il loro possibile utilizzo come supporti per l'immobilizzazione enzimatica. La realizzazione del progetto produrrà tre rilevanti risultati in termini di innovatività e avanzamento delle conoscenze: a) disponibilità di una metodologia che potrà essere usata dagli enti preposti, dalle aziende produttrici e per le ricerche di settore; b) disponibilità di profili di esposizione e stime di rischio per lo scenario italiano; c) disponibilità di supporti innovativi per l'immobilizzazione enzimatica.