L'obiettivo generale della ricerca è di verificare come le discipline dell'architettura e dell'ingegneria edile possano supportare processi di crescita sostenibile nei territori vulnerabili ad elevata povertà. Si fa riferimento a quei Paesi, definiti in via di sviluppo, con condizioni di vita, sociali e culturali lontane dal modello occidentale, ma con problematiche (emergenze umanitarie, ambientali e sanitarie, squilibri generati dai grandi flussi migratori interni ed esterni) che coinvolgono la scala mondiale. La ricerca si orienterà nei territori rurali dell'Africa subsahariana, con un focus sull'Etiopia, studiando modalità efficaci per una progettazione organica, sostenibile e a basso impatto ambientale, dei servizi necessari per la collettività, generalmente realizzati con programmi di cooperazione, rendendo le comunità locali parte attiva del processo ideativo e costruttivo.
La ricerca intende elaborare e condividere un metodo di progettazione per strutture destinate all'assistenza sanitaria di base e che fungano anche da centri di aggregazione sociale per le comunità dei piccoli villaggi rurali.
La ricerca si avvarrà di un necessario processo partecipativo e formativo, in sinergia con associazioni operanti in tali contesti, quali la ONG Medici con l'Africa CUAMM e con alcune università africane, che parteciperanno in diverse forme al programma.
Si produrrà un manuale illustrato che consentirà di condividere con tutti gli attori del processo una conoscenza tecnica fondata su saperi consolidati e risorse locali, integrata con buone pratiche desunte da significative esperienze architettoniche contemporanee. Le linee guida presenti nel manuale (un sistema aperto, open source, che potrà essere continuamente aggiornato) illustreranno, in maniera sintetica e chiara, criteri progettuali e processi realizzativi basati sull¿autocostruzione assistita, che saranno verificati attraverso un progetto-pilota sviluppato in collaborazione con il CUAMM e le università partner.