Il cervello sfrutta la possibilita¿ di cogliere regolarita¿ statistiche nella associazione o nella contiguita¿ temporale tra stimoli sensoriali. Quando tali associazioni sono stabili, cio¿ permette al cervello di ¿sfruttare¿ tale regolarita¿ e predire gli eventi sensoriali futuri. Quando tali associazioni sono instabili il cervello ¿esplora¿ la presenza di nuove regolarita¿ ambientali. Tali funzioni ¿predittive¿ ottimizzano l¿interazione dell¿ organismo con l¿ ambiente. Negli ultimi 10 anni, numerose ricerche hanno indicato come nell¿uomo l¿area della corteccia cerebrale alla congiunzione tra lobo parietale e lobo temporale (TPJ) mostri una attivazione in compiti che richiedano un costante paragone tra stimoli attesi e stimoli effettivi. In una nostra serie di ricerche sull¿ attenzione spaziale, abbiamo affinato tale conclusione, mettendo in evidenza una chiara specializzazione emisferica nella operazione di confronto tra stimoli attesi ed effettivi. Quando infatti la posizione di comparsa di un bersaglio visivo corrispondeva (match) a quella predetta da una indicazione spaziale precedente, si assisteva ad una attivazione della TPJ nell¿ emisfero sinistro (TPJ-S). Viceversa quando la posizione non corrispondeva a quella predetta dalla indicazione, era la TPJ nell¿ emisfero destro (TPJ-D) ad essere attivata. Poiche¿ numerosi lavori fMRI hanno dimostrato una attivazione sistematica della TPJ per funzioni di alto livello cognitivo come, ad esempio, il paragone tra atti-motori, tra intenzioni attribuite ad un soggetto-agente e comportamento effettivo dell¿ agente, l¿ obbiettivo principale del nostro progetto di ricerca e¿ quello di stabilire se: a) la TPJ fornisca segnali di match/mismatch indipendentemente dalle caratteristiche rilevanti in uno stimolo e dalla complessita¿ cognitiva dello stesso; b) la specializzazione emisferica che abbiamo individuato in un compito di attenzione spaziale si estenda anche ad funzioni piu¿ complesse.