Adesione e distribuzione quantitativa di specifici ceppi probiotici nel colon umano: presupposto per un utlizzo clinico mirato.

Anno
2017
Proponente Vito Domenico Corleto - Professore Associato
Sottosettore ERC del proponente del progetto
Componenti gruppo di ricerca
Componente Categoria
Iolanda Santino Componenti il gruppo di ricerca
Ludovica Magi Dottorando/Assegnista/Specializzando componente il gruppo di ricerca
Componente Qualifica Struttura Categoria
Ottavia De luca Tecnica di Laboratorio UOC Diagnostica di Laboratorio, Ospedale Sant'Andrea Altro personale Sapienza o esterni
Camilla Savio Tecnico di Laboratorio UOD Genetica Medica Altro personale Sapienza o esterni
Fabio Libi Tecnico di Laboratorio UOD Genetica Medica Altro personale Sapienza o esterni
Cristiano Pagnini Collaboratore di Ricerca UOC Malattie Apparato Digerente e Fegato, Ospedale Sant' Andrea Altro personale Sapienza o esterni
Michela Martorelli Tecnica di Laboratorio UOC Malattie Apparato Digerente e Fegato, Ospedale Sant' Andrea Altro personale Sapienza o esterni
Abstract

Malgrado negli ultimi anni la ricerca scientifica sul microbiota intestinale e sull'utilizzo di batteri probiotici in ambito clinico abbia mostrato un'enorme crescita, a tuttoggi in commercio sono presenti innumerevoli prodotti con ceppi, dosaggi, formulazioni diverse che vengono proposti per svariate indicazioni cliniche, spesso al di là di alcuna evidenza scientifica. Tra le varie proprietà dei batteri probiotici, la capacità di aderire alla mucosa intestinale rappresenta una importante fattore per l'efficacia clinica, in quanto consente al batterio di poter espletare le sue azioni localmente. Nell'ultimo decennio il progresso tecnologico ha consentito di passare, nello studio del microbiota, da tecniche coltura-dipendenti, che soffrivano di importanti limitazioni, a tecniche genetiche coltura-indipendenti, più accurate, riproducibili e specifiche nella valutazione quanti-qualitativa della microflora intestinale. In particolare hanno consentito di passare da una valutazione esclusivamente sulle feci ad una analisi del microbiota a livello della mucosa intestinale. Grazie a queste metodiche, il nostro studio si pone com eobiettivo di misurare e quantificare l'adesione di specifici ceppi batterici somministrati per bocca nei vari segmenti intestinali. La valutazione di diversi ceppi probiotici presenti sul mercato consentirà una maggiore definizione dei potenziali ambiti clinici in cui i singoli ceppi possono essere proposti e testati. I risultati di questo studio potranno portare ad un utlizzo clinico dei probiotici sempre più scientifico e mirato, con l'obiettivo di identificare ceppi probiotici specifici per specifiche indicazioni cliniche.

ERC
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