1919/2019. LA DIDATTICA DEL DISEGNO NEL CENTENARIO DELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DI ROMA. Analisi critica delle trasformazioni: dalla pratica alla teoria.
Componente | Categoria |
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Fabio Lanfranchi | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
Marco Fasolo | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
Nel 1919 viene istituita la Scuola Superiore di Architettura romana inaugurata nel 1920 e dalla quale viene a delinearsi il profilo del nuovo professionista. È dagli scritti di Gustavo Giovannoni, massima autorità della cultura architettonica ufficiale di quel periodo che si possono evincere le caratteristiche della nuova figura professionale che la nuova Scuola di Architettura di Roma si poneva l'obiettivo di formare: "l'architetto integrale". Tale figura, come enunciato da Giovannoni e pienamente condiviso dagli altri Maestri del mondo dell'architettura del periodo, doveva possedere un bagaglio culturale completo, una solida preparazione artistica, un'adeguata preparazione scientifica, una conoscenza della storia dell'arte e dell'architettura, ed una esperienza relativa ai problemi legati alla costruzione e all'amministrazione.
Il Disegno in questo quadro culturale viene ad assumere non solo il ruolo di mezzo espressivo ma anche strumento di riflessione per comprendere sia l'architettura già costruita che per sperimentare, verificare e comunicare le proprie idee progettuali.
E se è vero, come è vero, che questa concezione del disegno era fortemente radicata nel pensiero dei docenti del tempo - tutti grandi progettisti - non ci dobbiamo stupire dunque se la "pratica" del disegno fosse ben presente in tutti gli insegnamenti che dovevano formare quell'architetto integrale caro a Giovannoni.
Pertanto il Disegno assunse quel ruolo di imprescindibile momento culturale mediante il quale i concetti impartiti durante le lezioni vedevano concretizzare, grazie ad esso, il loro insegnamento. La ricerca proposta si prefigge di dare risposta ad una serie di domande sull' insegnamento del Disegno, dalla istituzione della Scuola sino alla rivoluzione informatica, attraverso un impianto metodologico descritto in forma dettagliata nella "Descrizione delle attività e dei compiti dei partecipanti".