Progetto Falerii

Il fenomeno urbano è uno dei punti focali della ricerca sull'Italia preromana. Dopo una fase in cui l'enfasi è stata posta sull'urbanizzazione, negli ultimi anni l'attenzione si è spostata sulle modalità in cui il fenomeno urbano si è sviluppato nel corso del primo millennio a.C., fino (e in parte oltre) la conquista e l'annessione delle diverse compagini sociali nel sistema statale romano.

Falerii (Civita Castellana, VT) è un caso di studio rilevante. Situata in Etruria, può essere considerata la 'capitale' di una piccola enclave culturale latina. La città sorgeva su due pianori, per complessiva 44 ettari circa e traeva la sua fortuna dal controllo di un settore della valle del Tevere. Dopo la caduta di Veio (396 a.C.) divenne il nuovo baluardo della regione in chiave antiromana. La conquista militare romana (241 a.C.) portò alla sua distruzione e una nuova città (Falerii Novi) fu costruita in pianura a circa 2,5 km di distanza.

La conquista romana rende il caso studio una città senza continuità di vita nel periodo romano e quindi molto rilevante per comprendere il fenomeno urbano preromano in tutte le sue sfaccettature (storico, sociale, economico, linguistico, ...).

Al fine di studiare il fenomeno urbano nell'Italia preromana, si è quindi selezionato questo caso studio e si è adottato un approccio fortemente intedisciplinare, attraverso l'organizzazione di un gruppo di ricerca interdisciplinare tra archeologica, storia antica, linguistica, biologia, chimica e archeometria.

Con azioni mirate, legate sia alle ricerche condotte negli ultimi 150 anni sul territorio sia alle nuove campagne del Grande Scavo Sapienza nell'abitato preromano, si stanno indagando settori nodali della città antica.

Responsabile del Gruppo

Maria Cristina Biella

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