Promozione sociale e autorganizzazione nelle periferie della capitale
Il contributo intende sostenere che la piena cittadinanza e la piena capacità della promozione umana, soprattutto nelle periferie, avviene anche, e oggi soprattutto se pensiamo ai contesti urbani più difficili delle nostre periferie (a cominciare da quelli della Capitale), attraverso non soltanto l’inclusione nei servizi e il riconoscimento formale, ma anche attraverso il sostegno alle economie urbane sostenibili, in particolare alle economie locali (anche nel loro carattere di economie circolari), e alla promozione sociale complessiva dove gli abitanti possano essere protagonisti della loro presenza sui territori. Il contesto urbano è oggi caratterizzato dall’arretramento del welfare state, e dalla distanza crescente tra istituzioni e politica da un lato e territori dall’altra. In questa situazione si riconosce un ruolo particolarmente importante delle iniziative degli abitanti, singoli e/o associati, e delle loro forme di protagonismo sociale e di autorganizzazione, con tutte le dimensioni positive ma anche le ambiguità che questo comporta. Per tanti versi le forme di autorganizzazione costituiscono una forma di welfare sostitutivo. In questi contesti assume un particolare rilievo il problema del lavoro e dell’economia locale più ancora del degrado fisico o del disagio sociale. Esso rimanda al problema della definizione delle economie, dei modelli di sviluppo, ma anche della loro relazione con la promozione sociale e lo sviluppo di una piena cittadinanza dei suoi abitanti, anche in contrasto alle disuguaglianze crescente nelle nostre periferie