Interferenza, interazione, transfigurazione. Dispositivi del progetto di paesaggio al tempo dell'antropocene
Il paesaggio propone una interpretazione originale del tema dell’estetica nel progetto in virtù della sua speciale attitudine ad interpretare i caratteri dell'habitat contemporaneo alla luce dei radicali mutamenti che lo investono sul piano ambientale, sociale e culturale. Nuovi sguardi sul paesaggio stanno accumulando e stratificando concetti estetici in grado di alterare i tradizionali modi di conoscere, di osservare ed anche modificare la stessa nozione di luoghi.. Tre categorie, tre dispositivi del progetto possono interpretare questi fermenti: interferenza, interazione, transfigurazione. Essi muovono dall'idea che il carattere di natura "ibrida" proprio dell'antropocene produce paesaggi composti da interazioni molto specifiche che mettono in discussione concetti consolidati. I nuovi paesaggi che si stanno palesando sono aperti alle condizioni e alle opportunità, intervengono nella realtà senza forzarla, cercando di dirigere le circostanze in maniera graduale. Il progetto così si configura sempre più come un dispositivo o un meccanismo di avvio che rinviene nei luoghi un potenziale evolvendo in un processo che coinvolge luoghi abitati, naturalità, comunità e viventi non umani in genere.