Interferenza, interazione, transfigurazione. Dispositivi del progetto di paesaggio al tempo dell'antropocene

02 Pubblicazione su volume
Celestini Gianni

Il paesaggio propone una interpretazione originale del tema dell’estetica nel progetto in virtù della sua speciale attitudine ad interpretare i caratteri dell'habitat contemporaneo alla luce dei radicali mutamenti che lo investono sul piano ambientale, sociale e culturale. Nuovi sguardi sul paesaggio stanno accumulando e stratificando concetti estetici in grado di alterare i tradizionali modi di conoscere, di osservare ed anche modificare la stessa nozione di luoghi.. Tre categorie, tre dispositivi del progetto possono interpretare questi fermenti: interferenza, interazione, transfigurazione. Essi muovono dall'idea che il carattere di natura "ibrida" proprio dell'antropocene produce paesaggi composti da interazioni molto specifiche che mettono in discussione concetti consolidati. I nuovi paesaggi che si stanno palesando sono aperti alle condizioni e alle opportunità, intervengono nella realtà senza forzarla, cercando di dirigere le circostanze in maniera graduale. Il progetto così si configura sempre più come un dispositivo o un meccanismo di avvio che rinviene nei luoghi un potenziale evolvendo in un processo che coinvolge luoghi abitati, naturalità, comunità e viventi non umani in genere.

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