Brevi riflessioni sull'architettura e il suo insegnamento
L’interrogativo sull’esistenza della domanda di architettura non può che essere positiva per chi si impegna nella scuola e nella formazione dei futuri architetti. Ma ciò che maggiormente ci impegna nella riflessione è ciò che tale domanda sottende. Si tratta di diversi e molteplici livelli di cui tenterò di tracciare una mappa che abbia una valenza operativa, una certa utilità naturalmente indiretta, rivolta a riflessioni successive ma anche a azioni possibili.
La relazione è distinta in due parti: nella prima presenterò i temi rilevanti rispetto al fuori l’Accademia, emersi nei più recenti incontri sull’argomento che vedono coinvolti studiosi, Ordini professionali, imprese… tra cui la Conferenza Nazionale sull’Architettura.Verso una strategia di sistema per l’architettura italiana: formazione, ricerca, professione (2017), l’intervento del Cresme sulla condizione professionale attuale, e altre importanti riflessioni autorevoli figure del mondo “reale”.
Nella seconda parte mi concentrerò su quelle che ritengo siano da evidenziare come le potenzialità e le debolezze del rapporto tra noi e la realtà del nostro Paese e del panorama internazionale. Nel farlo utilizzerò alcuni saggi che oltre ad aver affrontato la stessa questione, possono essere considerati materiale di riflessione permanente della nostra cultura architettonica, nella pluralità che contraddistingue la cultura architettonica del nostro Paese.
Entrambe, sia ciò che elencherò come debolezza, che ciò che ritengo sia potenziale sono da considerare come ambiti operativi in cui poter intervenire. Evidentemente entrambe non sono individuate in senso assoluto, ma in relazione al contesto e alla condizione contingente nella quale viviamo, appunto come recita il titolo della call in relazione al Paese reale.