Brunello Cucinelli, il luogo del sogno e del potere. Brunello Cucinelli, a place of dreams and power
Il saggio racconta parte della storia di Brunello Cucinelli, noto come imprenditore illuminato del fashion realm italiano, e del restauro del borgo di Solomeo (PG) che è il cuore della azienda di moda. Definito da Cucinelli un «luogo di familiarità e di convivialità» - dopo il restauro iniziato nel 1985- il borgo sembra non aver conservato il segno del passaggio del tempo; quella patina che è componente vitale dell’opera d’arte e va preservata come segno che caratterizza l'immagine. È come aver voluto riplasmare il paese e, per dirla con le parole di Cesare Brandi, «intervenire nel processo creativo in maniera analoga a come si svolse il processo creativo originario, rifondere il vecchio e il nuovo così da non distinguersene e da abolire o ridurre al minimo l’intervallo di tempo che distacca i due momenti». Non un restauro critico che avrebbe proposto una lettura del tessuto e degli elementi del borgo da conservare nella loro stratificazione storica, tra immagine e materia, nella forma in cui sono pervenuti; quello di Solomeo si avvicina di più a un restauro stilistico, che promuove il completamento di parti mancanti, la trasformazione o la sostituzione di alcuni elementi, allo scopo di ricostituire una forma ideale del “monumento”, esistita -o che si suppone esser esistita- nel passato.