Piccolo paesaggio (monumentale) fiorentino

02 Pubblicazione su volume
Toppetti Fabrizio

Operando nella piena consapevolezza che l’architettura, giusta la definizione di Juan Navarro Baldeweg, è una “sezione fisicamente definita nella trama di fibre che si estendono al di là di essa”, il progetto, pur interpretando l’esigenza di una forte riconoscibilità iconica, assume i valori della continuità declinandoli sui differenti registri, materiali e immateriali, delle trame, degli spazi e degli usi. Così la pulizia stereometrica delle forme si stempera dando luogo a un ensemble che si diluisce nella ferma intenzione di costruire un ponte, non solo ideale, tra ambiti urbani diversi. In particolare tra il Parco delle Cascine che si distende a nordovest e la città a est. In effetti era questo il primo obiettivo dichiarato: rappresentare e raccontare, senza cedimenti e senza retorica, il passaggio tra il centro storico e la periferia. Ed è forse questa capacità di tenere insieme le maglie della città lasciandosi attraversare percettivamente e fisicamente e allo stesso tempo marcare la propria
presenza assertiva, il valore di questo progetto evidentemente relativo e non assoluto - che vale la pena sottolineare. Insieme alla capacità di parlare (nella terra
di Dante) un italiano non ostentato, chiaro e informato, raccogliendo stimoli e sollecitazioni dal mondo

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma