In biblioteca e in archivio: una riflessione sulla natura documentaria dei bandi
La descrizione del cosiddetto materiale minore e in particolare dei bandi ed editti, manifesti e fogli volanti, costituisce uno stimolo alla riflessione sul loro valore documentario. I diversi approcci
descrittivi della catalogazione bibliografica e dell’inventariazione archivistica riflettono infatti una differenza nel valore di oggetti apparentemente uguali in quanto “documenti”, e inducono a ripercorrere storicamente il senso che questa parola ha in contesti disciplinari e istituzionali strettamente correlati ma non identici, come sono le biblioteche, gli archivi e (perché no?) i musei. I diversi contesti conservativi e i differenti percorsi di formazione delle serie o delle raccolte di questi materiali sono in genere collegati a tale valore, e determinano la necessità di una integrazione fra i diversi tipi di descrizione, la quale costituisce al tempo stesso un'esigenza e un problema