Progetto e utopia. Orti urbani

01 Pubblicazione su rivista
Capuano Alessandra
ISSN: 2421-2687

L’utopia esorcizza la religione per riallacciarsi alla città delle civiltà tradizionali, la scienza esorcizza l’angoscia dell’uomo, “l’angoscia borghese”, come spiega Tafuri, assicurando la felicità terrena, prospettando un futuro paradisiaco, riconciliando l’uomo con il suo destino. La città radiosa e la scienza sono associate, perché il cittadino di Utopia è certo del suo trionfo sulla natura, di vincere la malattia, di sconfiggere la morte. Nel disegno di Costantino Dardi la modulazione geometrica esalta la ricchezza e la complessità delle morfologie e dei tracciati storici, l’andamento degli elementi naturali, le forme del paesaggio. Accanto alla costruzione artificiale si pone l’elemento naturale. Il repertorio formale dei due sistemi caratterizza il paesaggio. Per Dardi anche il sistema dei segni naturali va considerato come materiale linguistico nelle esplorazioni figurative della grande dimensione. Natura e architettura non sono confliggenti, ma capaci di costruire rapporti relazionali.

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma