Le chiese di Lina Bo Bardi e le loro premesse italiane

02 Pubblicazione su volume
Posocco Pisana

Tra le architetture che Lina Bo Bardi costruisce in Brasile ci sono due edifici sacri: la chiesa dell’Espirito Santo do Cerrado, (1976/82) e la cappella di Santa Maria do Anjos (1978). Queste chiese sembrano proprio essere il risultato della sedimentazione della sua formazione italiana.
Negli anni precedenti in Italia, in particolare a Milano, erano state costruite numerose chiese moderne da architetti in vario modo legati alla Bo Bardi: Giò Ponti, Gardella, Figini, Pollini, Mangiarotti e Morassutti, per citarne alcuni. I loro edifici, seppure in modi differenti, sono improntati ad una grande semplicità, tanto materica che figurativa. Questi edifici, che lei conosce, la aiutano a dar forma a spazi nuovi interpretando le tradizioni locali e costruendole con materiali e modi indigeni.
In questi progetti Lina riesce a tenere assieme la cultura dominante e quella ai margini e ha saputo, con la sicurezza di chi è tra le fila dei vincenti, interpretare la cultura locale. Queste chiese sembrano il momento in cui Lina riesce a declinare la monumentalità come un aspetto della collettività condivisa. La Bo Bardi non ha trovato la semplicità nelle architetture popolari, ma l’ha fortemente voluta e costruita.

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