Lina Bo Bardi

El disegno de la poética social de Lina Bo Bardi

All’interno del complesso e articolato patrimonio architettonico del Movimento Moderno, ci stupiscono, ancora oggi, le architetture di Lina Bo Bardi. Vive e attuali, non sembrano mai invecchiare. Il presente studio trova nel disegno una chiave di lettura che permette di comprendere meglio questa vitalità. Spazi, geometrie, funzioni, percorsi, viste, percezioni, sensazioni, si innestano all’in-terno di uno spazio urbano in continua evoluzione. Le architetture di Lina, a qualsiasi scala, sembrano non perdere mai la freschezza in una città in continua trasformazione.

The Social Poetry Drawing of Lina Bo Bardi

Within the complex and articulated architectural heritage of the Modern Movement, we are still amazed by the architecture of Lina Bo Bardi. Alive and modern, they never seem to age. The present study allows to better understand this vitality through her drawing. Spaces, geometries, functions, paths, views, perceptions, sensations, are grafted into an ever-changing urban space. Lina’s architecture, at any scale, never seems to lose its freshness in a city in continuous

Le destin de l'habitation privée: la Maison de Verre manipulée. Il destino dell'abitare domestico: la Casa di Vetro manipolata

Il testo indaga le tematiche del progetto sull’esistente e le strategie della sua trasformazione. L’obiettivo è quello di un individuare tecniche progettuali di intervento sul manufatto assunto come testo. Il campo di azione è la Casa de Vidro di Lina Bo Bardi che viene analizzata con un approccio compositivo attraverso la tecnica del close-reading, elaborando l’analisi figurale dell’opera per procedere poi con manipolazione della forma.

Roma-Milano-Roma, 1914-1946

Il saggio traccia l’identità culturale e artistica di Lina Bo Bardi, una donna architetto formata in Italia in anni politicamente difficili ma molto intensi sul piano del dibattito, che in Brasile, dove prese la cittadinanza pochi anni dopo esservisi stabilita, trovò la terra ideale dove esprimere il suo talento e la sua creatività.

Lina Bo Bardi. Un'architettura tra Italia e Brasile

Nel 1946, all’età di 32 anni, Lina Bo Bardi parte con il marito per il Sudamerica. È un viaggio di sola andata. In Brasile, Bo Bardi fisserà la sua dimora e costruirà la sua seconda vita. Ma è in Italia, dove si laurea alla scuola di architettura di Piacentini e Giovannoni e dove muove i primi passi professionali nel mondo delle riviste e del dibattito, che si delineano i temi e le figure della sua architettura.

Lina Bo Bardi. Teatro ed impegno civile

Il contributo tratta la concezione, la storia e l’insolita conformazione del Teatro Oficina, progettato a São
Paulo in Brasile da Lina Bo Bardi insieme a Edson Elito e inaugurato nel 1994. In questo Teatro, il luogo
dello spettacolo è trasformato in un percorso-palcoscenico, in continuità spaziale con la città attorno, il
quartiere italiano della capitale paulista, Bixiga. Il progetto, grazie a un sistema di ballatoi contrapposti,
ristruttura l’edificio, risalente agli anni Venti, per farlo divenire uno dei luoghi più significativi della storia

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