Jacob Taubes: genealogia di un percorso antinomico
Dopo le acclamazioni plebiscitarie del regime nazista e l'apocalisse storica della shoah, il rapporto tra religione e politica è il nucleo attorno a cui ruota la riflessione di Jacob Taubes. Questo intervento si concentra sulla sua interpretazione di Paolo di Tarso, in cui Taubes mette in evidenza il radicamento ebraico del discorso paolino e, al tempo stesso, sottolinea l’elemento antinomico presente nel patto biblico. Emerge così nella sua riflessione una nuova definizione della teologia politica, che contrasta l’unità «sovrana» tra il teologico e il politico proposta da Carl Schmitt. Per Taubes, la teologia non si identifica con la politica per legittimarla. Le due piuttosto divergono e il messianesimo è, per lui, la teologia in grado di promuovere un operato in sé politico come critica del potere.