PROIEZIONI DELLE RELIGIONI SULLA SOCIETÀ: IL MATRIMONIO RELIGIOSO E LA STABILITÀ CONIUGALE
Con questo scritto sulle proiezioni civili delle religioni si è inteso mettere a tema il matrimonio e la famiglia dalla prospettiva della stabilità delle relazioni. E lo si è fatto prendendo le mosse da una semplice considerazione: i profondi cambiamenti del tessuto sociale e giuridico delle nostre comunità impongono di aprire interrogativi in merito al fondamento di fenomeni che non possono più essere dati per scontato. È il caso della rilevata maggiore stabilità dei matrimoni religiosi (i.e., nello specifico, dei matrimoni canonici riconosciuti agli effetti civili), un dato questo ritenuto a lungo quasi ovvio (e forse assodato), ma che evidentemente oggi tale non è più. E nella necessità di trovare delle adeguate
chiavi di lettura di un fenomeno non più decodificabile avvalendosi di parametri di precomprensione evidentemente superati dai fatti, sembra arrivato il momento di verificare nuove ipotesi, consapevoli – come non possiamo non esserlo – di trovarci di fronte ad un dato di realtà che consegna al giurista, tra gli altri, il compito di far emergere, anche in tema di matrimonio e famiglia, le proiezioni civili del religioso in funzione della enucleazione del ‘giuridico’ che li caratterizza e della messa a punto dei modelli normativi. Data per consumata la crisi del matrimonio, un quid novi è rinvenibile alla base della scelta di quanti contraggono matrimonio canonico valido agli effetti civili. Questo quid novi si sostanzia nell’interesse perseguito da chi contrae matrimonio religioso valido agli effetti civili volendo conseguire il ‘bene giuridico coniugale’ aperto ab origine alla perpetuità del vincolo. L'analisi che è stata svolta ha preso le mosse dalla consapevolezza che la particolare attenzione riservata dal diritto ai rapporti intersoggettivi, ed ai vincoli e status che ne derivano, segnala e riflette l’importanza che riveste la dimensione di giustizia intrinseca ad ogni relazione interpersonale, e ciò sia nell’orizzonte del diritto statuale, sia negli orizzonti riconducibili ai diversi sistemi giuridici religiosi.