Pluralità di accessi, finalità della trasparenza e disciplina dei contratti pubblici
Con la sentenza in esame l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ha chiarito la ratio dell’accesso civico generalizzato, valorizzandone la natura di diritto fondamentale riconducibile all’art. 10 Cedu. Quanto al rapporto tra tale istituto e gli altri strumenti di accesso, la Plenaria sottolinea la necessità di procedere ad una lettura sistematica delle discipline generali e speciali esistenti nell’ordinamento, al fine di valorizzare la piena soddisfazione del bisogno conoscitivo del cittadino. In particolare, la Plenaria ammette la piena applicabilità dell’accesso civico generalizzato al settore dei contratti pubblici e alla documentazione concernente la fase esecutiva del rapporto, ferma restando la proponibilità anche di una richiesta di accesso documentale da parte dell’impresa che ne abbia la legittimazione. Si tratta di un intervento di indubbia importanza perché consente di superare molte delle incertezze interpretative che hanno caratterizzato il primo triennio di applicazione della normativa sull’accesso civico generalizzato, permettendo di impostare su basi più solide, e in linea con i più avanzati “sistemi Foia”, la concreta applicazione della disciplina sulla trasparenza nei confronti dei pubblici poteri.