L'insegnamento del diritto criminale alla Sapienza di Roma (secoli XVI-XVIII)

02 Pubblicazione su volume
Sigismondi Francesca Laura

L’articolo ricostruisce l’inizio dell’insegnamento autonomo del diritto penale presso la Facoltà giuridica della Sapienza di Roma e traccia un profilo dei docenti che ricoprirono la cattedra di Istituzioni criminali tra Cinque e Settecento. Benché ufficialmente introdotta nell’ordine degli studi solo nel 1658, una cattedra penalistica in realtà fu attivata a Roma sin dal 1574, nell’ambito di un tentativo di aprire l’ateneo pontificio all’influenza dei fermenti culturali che all’epoca percorrevano gli ambienti universitari europei. Ciononostante tra Cinque e Seicento l’insegnamento del diritto criminale, pur rispondendo ad indubbie esigenze pratiche, non contribuì in maniera significativa allo sviluppo della scienza penalistica, che conobbe maggiore impulso da parte di giuristi attivi in qualità di giudici e avvocati nella Curia romana. Per i professori di diritto, invece, la cattedra di Istituzioni criminali rappresentava solo uno dei primi gradini di una carriera accademica, che culminava con le letture ordinarie di diritto civile e canonico, mentre bisogna aspettare la metà del XVII secolo per trovare un lettore, Alessandro Brugiotti, il quale, ottenuta la cattedra penalistica, l’abbia mantenuta per tutta la durata del suo insegnamento universitario.

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