Verso un diritto delle città. Le città oltre il comune
Nelle trattazioni giuridiche dedicate alle autonomie locali mancano riflessioni sulle città. Ciò ha spiegazioni molto profonde che risalgono ai processi storici che hanno dato vita agli ordinamenti statuali. A dispetto di questa condizione ultracentenaria le città stanno progressivamente guadagnando anche rilievo istituzionale e giuridico. Il saggio esamina questo processo mettendo in risalto che esso prende avvio da una chiara distinzione tra civitas e urbs, cui vanno ricondotte implicazioni diverse. Le città, a differenza dei soggetti urbani comuni, hanno un debole legame con il territorio e proprio per questo hanno un rapporto dialettico forte con gli Stati. Allo stesso tempo tendono a costituire veri e propri ordinamenti capaci anche di creare diritto, oltre che applicarlo. Prospettano una nuova soggettività ordinamentale che i giuristi dovrebbero imparare a considerare diversamente da quanto fin qui.