Made in Italy 4.0

02 Pubblicazione su volume
Amendola Carlo

Storicamente Made in Italy era un’espressione in lingua inglese apposta dai produttori italiani, specie dagli anni Ottanta in poi, nell'ambito di un processo di rivalutazione e difesa dell'italianità del prodotto, al fine di contrastare la falsificazione della produzione artigianale e industriale italiana, soprattutto nei quattro tradizionali settori di moda: abbigliamento, cibo, arredamento e meccanica (automobili, disegno industriale, macchinari e navi), che in italiano erano noti anche come le quattro A: Abbigliamento, Agroalimentare, Arredamento e Automobili; settori che rappresentano i caratteri strategici del nostro paese in cui ancora oggi si possono evidenziare centri di eccellenza e successo imprenditoriale che tutto il mondo ci invidia.
Le fabbriche stanno cambiando. Sono sempre più digitali e interconnesse. La Quarta rivoluzione industriale è cominciata, anche in Italia, che è il secondo paese manifatturiero d’Europa. Il «4.0» è una rivoluzione di forte discontinuità tecnologica che determina impatti strutturali
sull’organizzazione dell’azienda, sui modelli di business e di servizio e sulle modalità di relazione con il cliente finale.
Le aziende sono in continua trasformazione, soprattutto quelle dell’alta moda, e sfruttano tali innovazioni per inserirsi in nuovi mercati. Le nuove strategie cambiano anche il target di riferimento che comprende nuovi consumatori.

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