Maternità, inanità, libertà: la "follia" delle madri della nazione bangladese nel documentario Una certa liberazione di Yasmine Kabir.
02 Pubblicazione su volume
Questo saggio cerca di restituire la straordinaria storia di vita e di coraggio di Gurudasi Mondol, una donna bengalese che iscrive il suo nome nella storia del Bangladesh attraverso un dono di latte, trasformandosi da madre di sangue ingiuriata e offesa in rimembrata “madre di latte”. Attraverso un’astuta e tragicamente poetica performance della follia, Gurudasi ribalta la logica dell’assoggettamento del suo corpo allo Stato e si guadagna davvero quella “stanza tutta per sé” evocata da Virginia Woolf.