libertà

Mario Caravale, maestro della storia del diritto

Il percorso scientifico di Mario Caravale è marcato da profondi interrogativi sulla storiografia tradizionale. Studioso attento e rigoroso, elegge a significante principale della molteplicità degli ordinamenti originari il diritto romano canonico, discusso nelle pagine del lavoro Ordinamenti giuridici dell’Europa medievale del 1994, dove l’evoluzione degli ordinamenti giuridici è connessa alla crescita della società, nella realtà plurale dell’Europa occidentale e delle sue istituzioni politiche.

Maternità, inanità, libertà: la "follia" delle madri della nazione bangladese nel documentario Una certa liberazione di Yasmine Kabir.

Questo saggio cerca di restituire la straordinaria storia di vita e di coraggio di Gurudasi Mondol, una donna bengalese che iscrive il suo nome nella storia del Bangladesh attraverso un dono di latte, trasformandosi da madre di sangue ingiuriata e offesa in rimembrata “madre di latte”. Attraverso un’astuta e tragicamente poetica performance della follia, Gurudasi ribalta la logica dell’assoggettamento del suo corpo allo Stato e si guadagna davvero quella “stanza tutta per sé” evocata da Virginia Woolf.

L'albero della conoscenza: la dialettica del mito eterno dell'uomo secondo Hegel

Il presente contributo si propone di indagare la natura dialettica del mito del peccato originale all’interno del pensiero di Hegel. A scopo introduttivo verrà messo in luce brevemente il procedimento attraverso il quale la filosofia hegeliana opera la traduzione da rappresentazione religiosa a concetto, dimostrando come questa lettura sia alla base dell’interpretazione del mito.

Aron e Tocqueville: un dialogo a distanza, 13 “Istituzioni. profili storici e politici

Il volume vuole analizzare le linee di pensiero condivise da due autorevoli esponenti della tradizione politica francese, legati da una grande affinità politica, morale, metodologica: Raymond Aron, lo «spettatore impegnato», e Alexis de Tocqueville, il «liberale di una specie nuova», come si autodefiniscono. Libertà, uguaglianza, dignità umana sono i grandi temi che li appassionano ed entrambi trascorrono un’intera vita a difendere questi valori e a prospettare una società moderata e non “contaminata” dagli eccessi rivoluzionari.

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