«Come se il robot fosse un danzatore». Movimento e ricerca tecnologica in HABITdata e HU_robot di Ariella Vidach/AiEP
Ambulo, ergo sum, scriveva Pierre Gassendi in contrapposizione alla più nota inferenza cogito, ergo sum del contemporaneo René Descartes, includendo la dimensione del corpo nel portato ontologico ; Mejerchol’d concepiva il movimento come fase principale della realizzazione scenica del pensiero, «come un gradino impossibile da saltare» . Proverò ad assumere quindi il movimento del robot come dynamis nel processo creativo di HABITdata e HU_robot di Ariella Vidach/AiEP , due produzioni rispettivamente del 2016 e del 2018 in cui Ariella Vidach e Claudio Prati introducono nella loro ricerca scenica la presenza di un co-robot (collaborative robot) , cioè un braccio meccanico computerizzato.