Ritorno al Grand Tour?

02 Pubblicazione su volume
Capaldi Donatella, Ilardi Emiliano

Comunicazione turistica top down e bottom up, marketing esperienziale del territorio, (digital) storytelling, immersività, profilazione del visitatore; docufiction, mockumentary e reality show per il turismo, cineturismo, teatralizzazione degli spazi storico–artistici, realtà aumentata, 3D, gamification, social media e social network. Mentre con l’epoca digitale gli strumenti disponibili per la valorizzazione del patrimonio culturale e la promozione turistica dei territori si sviluppano e si moltiplicano con grande rapidità, va ammesso che valorizzare e promuovere il Belpaese è oggettivamente difficile, anche perché non è possibile per le specificità del nostro paese imitare dei modelli pre-esistenti. In Italia infatti i grandi attrattori sono moltissimi, di diversi tipi, e sparsi sul territorio: Roma, Venezia, Firenze, Napoli, la Sicilia, l’Umbria, i numerosissimi siti UNESCO, le Alpi, i Vulcani, il mare della Sardegna e la riviera romagnola, il trekking, lo sci, l’enogastronomia (differente in ogni regione), le terme, la musica, ecc. Lo stesso vale per i tópoi: il sacro, il profano, il benessere, il divertimento, il cibo, il clima, la cultura (in tutte le sue possibili declinazioni, dall’arte all’enogastronomia), il paesaggio (in tutte le sue possibili varianti, dal mare alla montagna), lo sport, l’avventura, ecc. L’estrema diversità è una ricchezza ma d’altra parte genera confusione e affollamento nel branding ed è anche segno della debole identità nazionale degli italiani e della loro scarsa fiducia nelle istituzioni statali sovraregionali. Spesso sono altri soggetti (stranieri) a costruire stereotipi e narrazioni su di noi, a determinare la nostra immagine, e dunque la quantità e qualità dei flussi turistici, impermeabili l’uno all’altro e non organizzati sul territorio in percorsi e itinerari coerenti. Esiste una possibilità di creare per il patrimonio e territorio italiani un asset comunicativo turistico–narrativo–transmediale che attraversi verticalmente il paese e che possa assicurare coerenza ed efficienza dal punto di vista gestionale, economico e mediologico? E quali relazioni si configurano tra l’ambiente digitale e queste scelte strategiche? Il saggio presenta analisi e riflessioni su questi temi.

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