Fonti visive documentarie per la conoscenza del paesaggio

02 Pubblicazione su volume
Chiavoni Emanuela

Molti paesaggi hanno subito negli ultimi anni un degrado senza precedenti e gran parte delle loro bellezze sono state compromesse, spesso a causa di cattive trasformazioni o della irrefrenabile speculazione edilizia; per questo ed altri motivi è importante potenziare una sensibilità paesaggistica che metta in evidenza il rapporto tra natura, sito e patrimonio costruito. Per chi si occupa di rappresentazione una delle domande sempre frequenti è infatti: come registrare la complessità e le contraddizioni di un paesaggio, vasto, complesso ed eterogeneo, sempre mutevole nella forma, nei colori e in tutti i suoi aspetti? Non esiste infatti un paesaggio senza la sua rappresentazione; si vuole considerare il carattere identitario del luogo derivato dalle azioni di fattori naturali e culturali e il ruolo soggettivo, come quello a cui porta la percezione diretta dello spazio, che si svolge nel processo interattivo tra la persona e il territorio. Il paesaggio è un’espressione sociale che include sia valori reali che valori apparenti; è qualcosa da riconoscere, cogliere, ascoltare, descrivere e tutelare.

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma