Conservazione e restauro. Materiali e siti

02 Pubblicazione su volume
Esposito Daniela

Il contributo riguarda la conservazione e il restauro di strutture e di aree archeologiche. L’avvio di uno scavo archeologico richiede la programmazione del successivo restauro e la collaborazione fra competenze diverse che condividano i risultati di specifici studi e analisi particolari. Alcune fra le più riuscite operazioni di presentazione di strutture e di aree archeologiche sono il risultato di processi di conoscenza, tutela e valorizzazione integrati e condivisi. Si pensi ad alcuni esempi di musealizzazione di scavi archeologici come nel caso della Crypta Balbi, in via delle Botteghe Oscure a Roma, dove le diverse parti del museo sono state concepite e progettate nell’impegno comune di archeologi, architetti, storici dell’arte, museologi e museografi, con un risultato di assoluta coerenza e di rilettura delle diverse parti che costituivano il valore principale del luogo, la stratigrafia urbana nel cuore della città

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