Il percorso di ricerca di Giovanni Attili ruota intorno a diversi nodi tematici, strettamente interconnessi tra loro:
- una problematizzazione del campo disciplinare nel quale Attili opera e cioè il campo della pianificazione urbana e territoriale. Tale problematizzazione si pone l’obiettivo di produrre una revisione critica di alcune modalità attraverso cui tradizionalmente la disciplina urbanistica si relaziona al territorio, sia in termini di analisi che di intervento.
- una sperimentazione nel campo dell’analisi urbana e territoriale attraverso la costruzione di uno sguardo interdisciplinare capace di far dialogare virtuosamente metodologie qualitative e metodologie quantitative. Tale sperimentazione si pone l’obiettivo di intercettare forme di urbanità in divenire, pratiche di vita degli abitanti, processi di appropriazione e significazione degli spazi, conflitti d’uso che contraddistinguono un paesaggio urbano estremamente fluido ed eterogeneo. L’attenzione è rivolta alla dimensione della vita quotidiana in relazione ai processi complessivi di formazione ed evoluzione della struttura urbana e ai processi di costruzione delle politiche urbane.
- una sperimentazione nel campo dell’attivazione di processi progettuali attraverso la costruzione di esperienze (in forma di ricerca-azione) che si pongono l’obiettivo di coinvolgere attivamente e costruttivamente abitanti ed attori sociali. Tali processi intendono cortocircuitare il tradizionale rapporto oppositivo analisi/progetto attraverso la costruzione di opportuni dispositivi comunicativo-relazionali. Si tratta di esplor-azioni “che favoriscono lo sviluppo del legame sociale con l’apprendimento e lo scambio del sapere; dispositivi di comunicazione atti ad ascoltare, integrare e restituire la diversità […]; ingegnerie semiotiche che permettono di sfruttare e valorizzare a beneficio della maggioranza i bacini di dati, competenze e la potenza simbolica accumulata” (Levy 1997)