accessibilità

Città, monumenti, accessibilità

“È solo dalla fine degli anni Ottanta che la disciplina del restauro ha iniziato ad affrontare il tema dell'accessibilità”, negli edifici e nei contesti storico/archeologici (Introduzione, in Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Roma 2008, p. 1).

L’accessibilità per il rilancio dei centri minori nei territori storici italiani

Within the contemporary unquestionable decline of small historical centers and their marginal distressed
territorial domains, accessibility, in its different dimensions, plays a crucial role in implementing regeneration strategies.
Following the international streams, in Italy, new strategic lines recognize the identity of historical infrastructures (downgraded
railways, transhumance routes, local hubs) as common goods able to support policies, plans, and projects
aimed at inter-municipal cohesion, resilience, urban and regional sustainability.

Farmaci orfani. uno sguardo sulle politiche di produzione e ricerca in ambito europeo [Orphan drugs. An European production, research and development policies]

Se il percorso di approvazione e commercializzazione di un farmaco è di per sé macchinoso, passando per la sperimentazione clinica, la richiesta di rimborsabilità pubblica e la farmacovigilanza, il caso dei farmaci orfani è singolarmente complesso per una serie di ragioni: in primis, il processo di produzione delle prove scientifiche necessarie è lungo e dispendioso, così come oneroso è quindi il prezzo di rimborso.

Nuovo senso e nuovo uso per le cave nel Parco dell’Appia Antica

L’assetto geomorfologico del Parco dell'Appia Antica definisce un paesaggio di straordinario interesse naturalistico-ambientale e di particolare fascino estetico, con una spiccata identità territoriale.La comprensione del valore geomorfologico e della specificità fisica delle aree di cava nel Parco, ha guidato le principali considerazioni di carattere architettonico-spaziale, che hanno portato alla definizione delle strategie generali per la valorizzazione delle aree estrattive dismesse.

Com'è bella la città

A cinquant’anni suonati dalla prima edizione del libro di Lefebvre, è difficile conferire sostanza (non solo di cose sperate) a un diritto (il diritto alla città) che da un lato ci appare scontato, dall’altro continua a sfuggirci perché domanda contenuti sempre nuovi, al passo con i tempi. E d’altra parte quella distanza che si avvertiva allora si è sensibilmente ridotta: la dimensione urbana, che è pervasiva e totalizzante ci raggiunge ovunque relativizzando le differenze, in primo luogo il plusvalore della città come fenomeno fisicamente definito.

L'architettura al servizio della città. Le risalite al centro storico di Macerata

Alfredo Lambertucci è stato un architetto costruttore. Uno di quelli capaci di concepire progetti e seguirne la realizzazione dando sostanza materiale, qualità spaziale, durevolezza, alle cose sperate; attitudine che testimonia di una grande capacità di controllo nell’accompagnare l’architettura immaginata attraverso il travagliato percorso che la conduce a farsi mondo reale.

Non chiamatela periferia

L’inadeguatezza degli strumenti consolidati di lettura dello spazio urbano (sia qualitativi che quantitativi) e la crisi di modelli interpretativi tradizionali sono il mantra ossessivo che ha attraversato una generazione di studi urbani, impegnata nella formulazione di categorie descrittive, metafore spaziali, paradigmi narrativi sempre nuovi.

Le rampe piano-inclinate

Una rampa piano-inclinata costituisce il modo più semplice e comodo per far superare dislivelli alle persone, purché con pendenza non superiore al 12%. All’aumentare della pendenza si hanno due inconvenienti principali: da un lato l’articolazione del piede, in particolare quella piede-tibia, impone dei limiti ad una comoda e sicura percorrenza; dall’altro l’effetto di attrito necessario alla deambulazione diminuisce fino a perdere qualsiasi efficacia.

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma