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Periferie. Gli "ultimi posti" e i luoghi della vitalità delle città

La ricerca sul campo, un approccio integrato e interdisciplinare, uno sguardo più attento alle storie di vita degli abitanti e alle condizioni dell’abitare nella vita quotidiana ci permettono di leggere e interpretare le periferie in un modo diverso da quello tradizionale che le considera il luogo del degrado fisico e sociale. Si tratta di realtà molto diverse tra loro che oggi costituiscono la parte preponderante della città.

Mappatura critica e rigenerazione urbana a Roma

In questo tempo di coronavirus così difficile per tante persone e per le nostre città, sembra fuori luogo discutere di una mostra di mappe e fotografie su Roma, soprattutto se sviluppata prima che scoppiasse l’epidemia. In realtà, invece, appare assolutamente opportuno, anzi un’occasione per cominciare a pensare diversamente il futuro delle nostre città, ed in particolare di Roma, soprattutto a partire dal periodo post-coronavirus.

L’azione pubblica e la valorizzazione del protagonismo sociale

Nel passato l’approccio territorialista ha sviluppato una critica alla pianificazione intesa come mera strumentazione disegnata su carta e su mappe, caratterizzata da rigidità, incapace spesso di cogliere i processi socio-economici e di trasformazione urbana e territoriale reali o di raccogliere le sollecitazioni che provengono dalle dinamiche sociali e dagli abitanti, come tali o organizzati in associazioni e comitati.

Forme di autorganizzazione sociale nelle periferie urbane e sul territorio

In vari contesti urbani, rurali e montani si sono diffuse sia pratiche molecolari sia forme di autorganizzazione socio-territoriale che rispondono ad esigenze e situazioni differenti spesso compresenti e complementari: il desiderio e la capacità di riappropriarsi dello spazio di vita ma anche di alcune dinamiche di sviluppo e gestione del territorio; l’obiettivo di superamento dell’inerzia della pubblica amministrazione in un contesto di progressivo allontanamento della politica e delle istituzioni dai territori; la necessità di rispondere ad esigenze urbane e sociali (servizi, spazi verdi,

Tell es-Sultan/ancient Jericho in the Early Bronze Age II-III

Tell es-Sultan, ancient Jericho, represents an almost unique case study of Early Bronze Age
urbanization in Southern Levant. The site has been extensively excavated with a favourable set of
data from Early Bronze Age II-III well stratified contexts. The results of four different excavations
projects, started since the beginning of the 20th century and still on-going with Rome «La Sapienza»
and MOTA-DACH (National Authority of Palestine) Joint Expedition (1997-2019), offer a

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