ecologia

La sfida della responsabilità ambientale nel sistema costituzionale alla luce dell'enciclica Laudato si'

Il lavoro muove dall’espressione “responsabilità ambientale” per focalizzare l’attenzione sul versante dei doveri dei singoli e delle istituzioni in relazione ad una tematica complessa e interdisciplinare, che concerne il rapporto fra uomo e natura, i c.d. diritti delle generazioni future, il diritto alla salute, quello alla libertà di impresa e allo sviluppo economico-sociale, in relazione alla protezione dell’ambiente, sintetizzabile nel concetto di sviluppo sostenibile.

Gestire la paura. Nuovi valori nel tempo del Coronavirus

Per garantire uno spazio di salvaguardia alla vita della biosfera intera, per esercitare, con consapevole responsabilità, scelte che vadano a vantaggio dell’integrità futura e globale, per riaccendere le luci di una razionale e consapevole moralità a tutto vantaggio di un produttivo controllo dei rischi aperti dal nostro (spesso disastroso) agire (o piuttosto agitarsi?) si può e anzi si deve imparare, nuovamente, ad aver paura.

Il sentimentalismo etico e il mondo vegetale

Le etiche applicate che si interrogano sullo status morale degli organismi non umani affrontano il tema della teoria del valore, ovvero di quali caratteristiche possano conferire valore morale a un'entità. La senzienza, ovvero la capacità di provare piacere e dolore, sembra rappresentare un confine invalicabile, escludendo di fatto organismi come le piante che non possiedono tale capacità. L'approccio del sentimentalismo e una nozione estesa di simpatia vengono proposti come alternativa per il conferimento diretto di status morale alle piante.

Sfera/Sfere

Ora il complesso intreccio tra continenti e venti, mare e aria che determina le mutazioni della forma dei continenti del globo non è qualcosa di vicino alle variazioni che subiscono i
nostri progetti al variare delle situazioni del contesto (sia fisico che ambientale che sociale)? E questo complesso processo di negoziazione può avvenire dentro una sfera? Forse si, esattamente. Questa una delle ipotesi su cui lavoriamo anche perché della sfera, come simbolo e sostanza di un approccio sistemico, non credo in questa fase storica possiamo sfuggire.

La mente ecologica del Landscape Urbanism

Il Landscape Urbanism compie venti anni. Disciplina controversa, fin da principio molto popola- re, molto adatta agli scenari di modificazione della citta? novecentesca con le sue infrastrutture, e al sopraggiungere di quel declino economico ed ambientale che ancora oggi conosciamo. Su- perato da altre “formule” piu? inclusive di simbiosi tra paesaggio e citta?, il Landscape Urbanism ha in e etti cambiato il modo di pensare al progetto del territorio, applicando i principi dell’“eco- logia della mente” di Gregory Bateson tanto alla natura antropizzata quanto alla citta?.

Ecologia ed estetica tra romanticismo e azione

La frattura della modernità tra natura e cultura è tema noto e fin
troppo abusato. Lo scudo della cultura è stato, di norma, utilizzato per
segnare il territorio propriamente umano, per definire l'uomo come
un essere a parte rispetto al restante mondo animale e in generale
alla natura. Presupposto di questa operazione di perimetrazione
dell'umanità è stata la tesi della coincidenza esclusiva tra umanità e
cultura. Oggi possiamo affermare a buon diritto che cultura e natura
sono entrambe costrutti culturali.

La natura dell'architettura

Il rapporto natura/architettura chiama in causa la più generale e inclusiva relazione tra natura e cultura all’interno della
quale s’inscrive. Un’endiadi, quest’ultima, che nel sentire comune rimanda a un’ipotetica simulazione di opposti, a un codice che da tempo si utilizza solo per convenzione. Limitando il campo al tema specifico è bene esplicitare il senso che i due
termini dei quali ci occupiamo assumono oggi nelle loro reciproche interazioni. Dall’origine del pensiero e nella storia della

Bello di natura

L’accostamento dei termini organizzato all'interno del Dottorato in Paesaggio e Ambiente della Sapienza suggerisce alcune domande sulle quali vale la pena di avviare una riflessione senza alcuna pretesa di esaustività.
Siamo veramente in grado di apprezzare l’estetica della natura?
In particolar modo quando per estetica si intenda, nella accezione di Baumgarten, una modalità di interpretazione euristica, che muove dalla percezione sensibile e attraverso questa perviene alla conoscenza e quindi alla bellezza.

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