Bellezza
Una ricognizione sull'uso del termine Bellezza nei primi vent'anni del XXI nell'arte, nell'estetica e nella filosofia.
Una ricognizione sull'uso del termine Bellezza nei primi vent'anni del XXI nell'arte, nell'estetica e nella filosofia.
L'arte si muove fra progetto e lotta contro il progetto, previsione e apertura all'alea: un'analisi critica di questa polarità.
Durante la conferenza tenutasi al MACRO di Roma il 13/01/2019, Nicolas Bourriaud ha rimesso in gioco la nozione di estetica relazionale, mai del tutto scomparsa dal linguaggio (più o meno per addetti ai lavori) del mondo dell’arte. Ridefinizione di una ridefinizione, quindi: già nel 1998, e ancora prima, mentre Bourriaud lavorava al testo di Esthétique relationelle, si trattava di un concetto che nasceva da una revisione profonda, anche a livello semantico, delle nozioni di arte ed estetica, necessaria per far fronte ad un nuovo modo di fare arte.
Traduzione (dall'italiano all'inglese) del volume "Ars est celare arte" di Paolo D'Angelo
Nel volume “La riscoperta dell’ordinario” Cavell equipara la filosofia della mente all’estetica e considera il rapporto tra mente e corpo non come una connessione epistemica, ma come una relazione “naturale”, “interna”. In questo modo, vuole superare la dicotomia tra mente e corpo (tra interiore ed esteriore): il corpo non nasconde la mente, ma lo rivela e lo esprime. Da questo punto di vista, riconoscere la mente in un corpo significa riconoscere qualcosa come un essere umano: è una forma di vedere-come.
Uno dei lasciti dell’Arte Concettuale è quello di guardare alle opere d’arte in una prospettiva rovesciata: non si tratta più di riconoscere la natura concettuale o non-sensibile delle opere d’arte (considerata ormai come attestata), ma di ripensare la loro dimensione estetica. Le riflessioni di Arthur C. Danto e di Peter Osborne sono importanti occasioni per riconsiderare il rapporto tra sensibile e non-sensibile all’interno del nuovo orizzonte dell’arte contemporanea.
Il tema di questo libro è il modernismo filosofico, un approccio che pone al centro della riflessione la vita ordinaria e le relazioni che la costituiscono. Una tradizione che si origina con Wittgenstein, e che ha come concetti chiave quelli di linguaggio ordinario, forme di vita, vulnerabilità, trasformazione individuale.
A partire dall'analisi di una fotografia di Paolo Pellegrin il saggio si interroga sull'evoluzione dell'estetica fotografica.
Dalla Quarta di copertina: Nato da un seminario universitario, il libro documenta gli episodi fondamentali della moderna riflessione filosofica sull'Antigone, riunendo per la prima volta i testi dedicati alla tragedia sofoclea dalla grande tradizione filosofica otto e novecentesca.
The article offers a first survey on the studies concerning imagination in an aesthetic and
cognitive perspective in Italy in the last two decades. From the aesthetic point of view, the
research is focused in particular on reconsidering the imaginative function of organizing the
sensible matter of perception, thus making it available to the subject’s experience – it is the
process Kant called “schematism”. The recent aesthetic studies in Italy make new forms of
schematism emerge, from the “free schematism” (Garroni), inspired by Kant’s aesthetic
© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma