globalizzazione

Sulla vocazione politica della filosofia

Quale margine ha il pensiero nel mondo globalizzato, chiuso in se stesso, incapace di guardare fuori e oltre? Mentre viene richiamata alla sua vocazione politica, la filosofia è spinta a non dimenticare la sua eccentricità, la sua atopia. Nata dalla morte di Socrate, figlia di quella condanna politica, sopravvissuta a salti coraggiosi e rovesci epocali, come nel Novecento, la filosofia rischia di essere ancella non solo della scienza, ma anche di una democrazia svuotata, che la confina a un ruolo normativo.

Le due Americhe

Si può parlare di una vera e propria crisi della democrazia liberale quando sono sotto scacco le organizzazioni statali più ampie e complesse. Da qui si deduce che governare è sempre più difficile, non perché siano richieste competenze e qualità in passato non invocate, ma perché le aspettative dei cittadini vengono puntualmente tradite da chi si presenta come “il nuovo” e “il cambio”, ma poi si allinea alle basse prestazioni dei suoi predecessori. La politica annaspa ma l'economia, paradossalmente, non ne risente, dato che a un governo instabile non corrisponde un paese bloccato.

CNDSS 2019. Atti della IV Conferenza Nazionale delle Dottorande e dei Dottorandi in Scienze Sociali

In un secolo sempre più frenetico, accelerato e globalizzato, l'individuo moderno deve continuamente affrontare un ampio numero di sfide culturali e sociali. In tale contesto, in cui i rapporti inter- e intra-gruppo sembrano seguire "regole" in continua evoluzione, interrogarsi ed analizzare i diversi ambiti/contesti/sfere istituzionali (e non) sui quali il mutamento sociale agisce diventa inevitabile.
Per questo motivo, tenendo conto della vastità e molteplicità di aree che un tale fenomeno coinvolge, si riferiscono al rapporto tra individuo e mutamento sociale.

Introduzione

La realtà della società globalizzata apre continuamente nuovi fronti di indagine per le scienze sociali. Le ampie ed eterogenee aree tematiche che toccano l’investigazione sociologica impongono agli studiosi con- tinue rivisitazioni degli strumenti di indagine oltre a obbligarli a svi- luppare tecniche completamente nuove da adattare all’analisi di nuovi campi di ricerca.

Prefazione. La rappresentazione degli altri cieli tra analisi sociale della conoscenza e nuove nostalgie

La ricerca Stop tratta!, oggetto di questa monografia, rappresenta una vera e propria pietra miliare nella letteratura e nella ricerca sociale in tema di migrazione nel nostro Paese. La nota metodologica fin dall’inizio fa presente come la stessa indagine sia stata incentrata sullo studio dell’esperienza migratoria vissuta dagli stessi attori dei flussi di migrazione che provengono dall’Africa e che attualmente sono presenti in Sicilia. La prospettiva di grande interesse si basa sull’ipotesi di

Beni comuni: la città e il recupero degli spazi urbani

Nelle culture occidentali la città è stata a lungo immaginata come lo spazio dell’integrazione sociale e culturale per eccellenza: un luogo protetto e sicuro, produttore di nuove identità e sede privilegiata di innovazione scientifica, culturale e istituzionale (Vicari Haddock, 2013). Attualmente, molti aspetti tra quelli menzionati vengono spesso messi in discussione, tanto che la città appare come un’entità problematica e complessa, piena di “questioni aperte”. Una di queste è certamente quella che riguarda il concetto di bene comune e il recupero degli spazi urbani in disuso.

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