immaginazione

Immaginazione e immagine nelle tarsie lignee rinascimentali

È nella vivida immaginazione degli autori delle tarsie lignee rinascimentali che risiede la meravigliosa attrazione per queste opere d'arte. Immaginazione che proviene e si sviluppa nel modello mentale sia dei disegnatori che degli intagliatori.
L’immagine che è il prodotto di questa operazione intellettuale non deve essere considerata solo come il risultato finale e concluso di questa attività bensì si configura come la chiave per aprire la porta di un altro mondo sospeso tra realtà e illusione, mondo che prende vita nell’immaginazione di colui che guarda l’opera.

Tessere di legno per connettere disegni prospettici architettonici con le scenografie teatrali. rappresentazione di spazi immaginari e spazi illusori

Le tarsie lignee prospettiche realizzate durante il Rinascimento offrono un variegato panorama di
soggetti rappresentati in esse. Questi soggetti vanno dalla natura morta e solidi geometrici alla raffigurazione
di statue o figure allegoriche poste all’interno, generalmente, di nicchie sferiche o ancora
viste di scorci urbani e paesaggistici. Lo studio di queste opere ha sollecitato gli studiosi nel cercare
di interpretare le finalità di questi magisteri, così le più accreditate tesi le spiegano come puri esercizi

Convergenze parallele.L'immaginario "come supporto del sociale" e costruzione del "simbolico collettivo", l'immaginazione come "potenza della soggettività"

Il nucleo dell’argomentazione intorno all’immaginario collettivo, in relazione alla teoria e simbolica del potere, assume rilevanza,
soprattutto in questo periodo in cui, i recenti dibattiti sul tema che fanno leva sulla nozione di immaginario sociale proposta da Taylor
in Modern Social Imaginaries del 2004, insistono da un lato, sulle “valutazioni forti” per raggiungere “un bene che sia individuale, e,

Il gioco degli scacchi. Gli arredi di casa Farnsworth

Nell'ottobre del 2018, un gruppo di studenti italiani e dei loro professori ha deciso di rileggere la Casa Farnsworth attraverso le lenti dei suoi diversi protagonisti: L'architetto (Mies) e il cliente (dr. Edith Farnsworth). Arrivati a Chicago, visitarono prontamente la Casa Farnsworth e passarono una settimana a lavorare negli studi del College of Architecture dell'Illinois Institute of Technology. Qui hanno usato gli strumenti visivi di disegno e collage per rileggere e riprogettare la Casa Farnsworth, sperando che questo processo potesse aprire nuove prospettive.

La cura tra simpatia, immaginazione e umiltà

Nel quadro di una lettura sentimentalista dell’etica della cura (da quella di A. Baier a quella di M. Slote), lettura che insiste sulla natura sentimentale e riflessiva della morale e indica nella simpatia e nell’immaginazione i pilastri del sentimento morale, ma anche a partire da alcune riflessioni sviluppate nella recente letteratura femminista e post-femminista riguardo alla difficoltà di dare conto di sé e degli altri (come ad es. in J. Butler), di vedere i bisogni propri e altrui (o di avere una voce per esprimerli), riflessioni di cui trovo una eco nella produzione recente di C.

La figura del “tirso” come exemplum dell’opera d’arte. Riflessioni sul nesso arte-immaginazione in Baudelaire

This paper aims to show how the Baudelaire’s prose poem The Thyrsus, in Paris Spleen, constitues the exemplary exhibition of the idea of art itself and of its ontological and epistemological statute, according to the theoretical Baudelairian perspective.

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