Immaginazione e immagine nelle tarsie lignee rinascimentali

04 Pubblicazione in atti di convegno
Fasolo Marco, Camagni Flavia

È nella vivida immaginazione degli autori delle tarsie lignee rinascimentali che risiede la meravigliosa attrazione per queste opere d'arte. Immaginazione che proviene e si sviluppa nel modello mentale sia dei disegnatori che degli intagliatori.
L’immagine che è il prodotto di questa operazione intellettuale non deve essere considerata solo come il risultato finale e concluso di questa attività bensì si configura come la chiave per aprire la porta di un altro mondo sospeso tra realtà e illusione, mondo che prende vita nell’immaginazione di colui che guarda l’opera.
Per favorire questa illusione gli artefici delle tarsie ricorrono allo strumento principe deputato a creare questa illusione, la prospettiva. Moltissimi tra i principali artisti che hanno caratterizzato il Rinascimento hanno prestato la loro opera nella ideazione delle tarsie.
Le prospettive delle scene urbane presenti in molte tavolette sono state oggetto di varie interpretazioni: dal semplice esercizio prospettico a ideazioni per scenografie teatrali ma forse la spiegazione più efficace vuole riconoscere in questi intarsi la volontà di “costruire” scorci urbani in una visione sognatrice di un mondo immaginario.
Per applicare queste considerazioni sono state analizzate alcune tarsie presenti nel coro della Basilica di San Domenico in Bologna.

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