La Nouvelle Revue Française e il romanzo ossimorico
Studio sul "modernismo" della Nouvelle Revue Française
Studio sul "modernismo" della Nouvelle Revue Française
Murphy, il primo romanzo pubblicato da Samuel Beckett, rientra per molti aspetti nell’orbita del modernismo e del modello joyciano, ma per altri anticipa aspetti che saranno caratteristici del modello “iperraziocinante” del romanzo beckettiano (secondo la definizione di Genette) e di quello “sottrattivo” delle successive sperimentazioni teatrali.
Nel sistema culturale e letterario portoghese, periferico rispetto al più vasto sistema europeo, è presente la figura del cosiddetto estrangeirado. Estrangeirado è colui che assume comportamenti tipici di stranieri, o che preferisce ciò che è straniero a ciò che è nazionale, o, infine, che vive parte della sua vita all’estero, portando, al suo rientro in patria, nuove abitudini e nuove idee.
Mário de Sá-Carneiro fece uso, nella sua poesia, quasi esclusivamente di forme metriche tradizionali, quali la quadra e il sonetto: la sua forza innovativa risiede dunque non tanto nello scardinamento o nell’invenzione delle forme, quanto nella forzatura dei loro limiti, attraverso l’uso di una sintassi innovativa e creativa, che si incastona nel verso tradizionale rivoluzionandolo dall’interno; il sintagma, in particolare, nominale o verbale, è lo strumento creativo primario, in direzione di un’effrazione, o meglio, un ampliamento delle possibilità previste dalla norma che permette l’acces
Il tema di questo libro è il modernismo filosofico, un approccio che pone al centro della riflessione la vita ordinaria e le relazioni che la costituiscono. Una tradizione che si origina con Wittgenstein, e che ha come concetti chiave quelli di linguaggio ordinario, forme di vita, vulnerabilità, trasformazione individuale.
La produzione sinfonica di Carl Nielsen e di Jean Sibelius viene esaminata nel quadro della avanguardie europee e del rinnovamento del suono orchestrale che le caratterizza. Al termine emerge una estraneità di questi autori non tanto sul piano del modernismo tecnico-compositivo, quanto sul rifiuto di accogliere il nuovo 'suono' potenziato e violento che la guerra ha provocato in aitori contemporanei come Casella o Hindemith.
Modernism in London had a modest impact while the so called avant-guardes hardly existed at all. This might look as an anomaly, considering that Modernism is seen as an eminently urban movement and that at the beginning of the XX century London was the only European megalopolis. Yet rather than as a sign of cultural backwardness, we should understand this modest development of Modernism within the context of the transformation of London into a metropolis well ahead of time compared to other European capitals.
© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma