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Il contributo, che si colloca nell’ambito delle attività di ricerca nazionale e internazionale condotte dagli autori sul tema della dimensione metropolitana della città contemporanea e sui modelli di governo di scala sovra comunale, ha l’obiettivo di descrivere e valutare in modo critico l’esperienza dei primi quattro anni di governo della Città metropolitana di Roma Capitale, un bilancio che contribuisce alla percezione diffusa di una generale difficoltà nella operatività del nuovo ente di governo dell’area vasta.

La ricerca prende spunto da un più ampio ambito di indagine volto ad approfondire il tema delle condizioni abitative a Roma nel corso del Novecento. Per larghi tratti la storia postunitaria di Roma è stata caratterizzata da un deficit di spazi abitativi che talora ha assunto i caratteri di emergenza sociale, particolarmente acuta per i soggetti con minori capacità di spesa.

Il lavoro analizza l'evoluzione del fenomeno delle abitazioni informali nel territorio della città di Roma tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta.

La diffusione dei Monti frumentari non accompagna semplicemente la ruralizzazione dell’economia ma la riorganizzazione agraria secondo un particolare rapporto di produzione e gestione (la mezzadria) alla quale «è funzionale in quanto funge da ammortizzatore sociale in relazione al microcosmo che ruota intorno alla mezzadria ed in qualche modo la supporta»55.

Il presente contributo, partendo dalla domanda “Roma città cosmopolita e aperta agli immigrati?”, vuole evidenziare come la storia di questa città costituisca veramente un unicum di esperienze migratorie con diverse sfaccettature che andrebbero studiate più approfonditamente nel lungo periodo, alla luce anche di ciò che sta avvenendo di recente.

Dal XIV al XVI secolo un movimento di popolazione destinato al ripopolamento delle campagne ha luogo sul confine opposto della Penisola ma ha interessato il territorio nel suo complesso. Un ruolo particolare è rivestito da Roma che nel Quattrocento cominciava ad acquisire il ruolo di capitale universale del cattolicesimo. In quanto centro della Chiesa essa attirava la presenza di religiosi e, in misura sempre più crescente, di pellegrini.

Stranieri a Roma: concentrazione e distribuzione nei quartieri

Obiettivo del lavoro è descrivere la mortalità dei residenti nel Comune di Roma in due anni pre e post- crisi economica, il 2001 e il 2015, e di confrontare tali risultati tra la popolazione nata in Italia e quella nata all’estero. I dati analizzati provengono dalla coorte dinamica dei residenti a Roma, costruita presso il Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio e parte integrante del network degli Studi Longitudinali Metropolitani.

Si sono diffuse negli ultimi anni a Roma come altrove diverse iniziative cosiddette “community-based” che propongono alternative più o meno radicali per una transizione sostenibile: orti condivisi, gruppi di acquisto, reti alimentari alternative, officine popolari, iniziative di riciclo, per la mobilità ‘critica’ o sostenibile, o per le energie rinnovabili, gestite autonomamente da gruppi di cittadini. La gran parte della ricerca sul tema riguarda separatamente ciascuno di questi ambiti di innovazione sociale, prevalentemente attraverso singoli casi studio.

Rassegna di libri, saggi, ricerche su Roma, dal 2005 al 2019. A cura dell'Associazione Roma per Roma (da https://romaricerca.blogspot.com/)