Le conseguenze sull’attività professionale: tra incertezze e opportunità
Lavoro flessibile, telelavoro, lavoro agile, smartworking, remote working,
working from home e agile working: sono solo alcune delle locuzioni
italiane e degli anglicismi attraverso i quali si interpretano modalità di
svolgimento del lavoro che differiscono da quelle novecentesche sulla base
delle quali il management si è formato, affinato e diffuso pressoché in ogni
angolo del pianeta. Locuzioni che fino a qualche mese fa erano d’uso in
domini professionali e disciplinari diversi ma che, in seguito alla pandemia
Covid-19, hanno assunto una diffusione di più ampia scala, fin quasi a divenire
un topos universale e perciò omnicomprensivo, nell’espressione
smartworking, identificativa del lavoro da svolgersi sostanzialmente in casa.
Tuttavia, i termini sopra richiamati non sono sinonimi né tanto meno lo
smartworking identifica tutte le forme attualmente note di flessibilità nel
lavoro. Anche se queste pagine esprimeranno concetti in merito allo smartworking
nella sua accezione più ampia, riteniamo utile e necessario premettere
una precisazione terminologica e concettuale.