Riconoscere l'Altro a scuola: il caso dei migranti
La paura dell’Altro e il linguaggio dell’odio, fenomeni sempre più diffusi e socialmente condivisi, rendono urgente e necessaria una risposta educativa che promuova le competenze interculturali. La scuola può costituire un luogo per favorire pratiche antidiscriminatorie e per ridurre il pregiudizio verso i gruppi minoritari (ad esempio i migranti), stimolando nei bambini la riflessione sui fenomeni migratori e decostruendo gli stereotipi. Il progetto educativo presentato nell’articolo utilizza le strategie considerate come più efficaci dalla letteratura (il contatto, l’empatia e il perspective taking), mediate dai disegni prodotti da persone migranti e raccolti dall’artista Bryan McCormack nel progetto internazionale Yesterday-Today-Tomorrow. Il progetto, articolato in 8 incontri, è realizzato in classi quinte di scuola primaria, con disegni di migranti della stessa età dei destinatari: il contrasto tra l’esperienza degli alunni e quella dei migranti produce un apprendimento e una comprensione, anche emotiva, del fenomeno della migrazione e del vissuto dei migranti.